Emozioni: ci sono, anche se non le senti
- maurobroccalifecoa
- 1 giorno fa
- Tempo di lettura: 3 min

Ciao a tutti, qui Mauro Brocca.
Oggi parliamo di un tema che mi sta a cuore, perché tocca molti di voi, forse più di quanti pensiate. Parlo delle emozioni.
"Ma Mauro, io le sento le emozioni," penserai. O forse: "Io non sono una persona emotiva."
Ecco il punto. A volte, le emozioni ci sono, ma non le riconosciamo. È un po' come avere un campanello d'allarme che suona, ma non sai che suono è, o da dove viene.
Tre modi per non sentirle, pur avendole:
Sensazioni fisiche senza nome. Ti capita di avere un nodo allo stomaco prima di un esame? O una tensione alle spalle dopo una discussione? Magari lo chiami "stress", ma non lo colleghi a quella che è davvero ansia, o rabbia repressa. Il tuo corpo parla, eccome. Ma noi a volte non lo ascoltiamo, o non sappiamo decifrare il suo linguaggio.
Confusione totale. Ti senti irrequieto, agitato, ma non sai dire se sei frustrato, triste o semplicemente annoiato. Magari dici "sono nervoso", ma sotto c'è un mondo di sensazioni che non riesci a distinguere. È un po' come avere tanti colori nella scatola, ma vederli tutti uguali.
Il "tappo" emotivo. Questo è il caso più subdolo. Hai imparato, magari fin da piccolo, a mettere un tappo alle tue emozioni. Per paura del giudizio, per non far star male gli altri, o perché ti hanno detto che "non si piange". E così, non le senti più. Semplicemente, non ci sono. Ma ci sono. Sono lì, sotto la superficie, pronte a farsi sentire, magari in modi inaspettati come mal di testa ricorrenti o insonnia.
Ma quindi, come facciamo?
Non ti chiedo di "sbloccare" nulla, né di "scoprire" chissà cosa. Ti chiedo solo di fare una cosa: ascoltare.
Inizia a notare.
Quando senti qualcosa nel tuo corpo, prova a chiederti: "Cosa sento esattamente?
Dove lo sento?
Se fosse un colore, che colore sarebbe?".
Non giudicare, non analizzare troppo.
Solo osserva.
Se poi ti viene in mente un nome per quell'emozione, bene. Altrimenti, va bene lo stesso. L'importante è iniziare a dare un po' di spazio a quello che c'è.
Manuale d'uso rapido per le tue emozioni (sì, ne hai!)
Questo non è un metodo complicato, è un approccio semplice.
Ferma e senti: Durante la giornata, fai delle brevi pause. Chiudi gli occhi per un momento. Chiediti: "Cosa provo adesso?".
Dove lo senti?: Concentrati sul tuo corpo. Senti tensione? Leggerezza? Un peso? Localizza la sensazione. È al petto? Allo stomaco? Nelle spalle?
Dai un nome (se ti viene): Non sforzarti. Se ti viene in mente una parola come "ansia", "tristezza", "felicità", usala. Altrimenti, descrivi la sensazione: "una stretta alla gola", "un calore al petto".
Accetta e lascia andare: Non devi fare nulla con questa emozione. Non devi risolverla. Solo riconoscerla. Un po' come salutare un ospite che arriva e poi se ne va.
Ricorda: le emozioni sono messaggi.
Non sono né buone né cattive.
Sono solo emozioni. E imparare a riconoscerle ti dà un potere enorme sulla tua vita. Ti aiuta a capire cosa ti succede e perché.
Se senti che questa cosa ti risuona, se ti trovi in una di queste situazioni e vuoi capire meglio come "ri-sentire" le tue emozioni, o semplicemente vuoi parlarne, contattami.
Sono qui per darti gli strumenti pratici per navigare questo mondo, senza giri di parole e con la concretezza che mi contraddistingue.
Ti aspetto. Scrivimi ora.
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