Guardarsi allo specchio quando vediamo un problema negli altri
- maurobroccalifecoa

- 29 ago
- Tempo di lettura: 2 min

Spesso vediamo negli altri difetti che in realtà non accettiamo in noi stessi.
È più facile puntare il dito fuori che fermarsi a guardare dentro.
Mi è capitato tante volte di lavorare con imprenditori e dirigenti che si lamentavano di atteggiamenti del loro team.
Poi, nel percorso insieme, emergeva che proprio quegli stessi atteggiamenti erano presenti anche in loro, solo che non li riconoscevano.
La verità è semplice:
quello che ci infastidisce negli altri parla anche di noi;
gli altri spesso vedono con chiarezza aspetti che noi non vogliamo ammettere;
c’è una differenza tra l’immagine che abbiamo di noi stessi e quella che trasmettiamo.
Il punto non è colpevolizzarsi, ma usare questo specchio per crescere.
Se impariamo ad ascoltare i feedback, possiamo confrontare chi pensiamo di essere con come veniamo percepiti.
E solo così diventa possibile allineare valori e comportamenti.
Nella mia esperienza di coaching, questo passaggio fa la differenza.
È il momento in cui un CEO o un imprenditore smette di dare la colpa all’esterno e inizia ad assumersi la responsabilità del proprio impatto sugli altri.
È lì che il vero cambiamento diventa possibile.
📌 Manuale d’uso:
Nota cosa ti dà fastidio negli altri.
Chiediti: “Dove, in che forma, faccio lo stesso anch’io?”
Confronta la tua immagine di te con quella che trasmetti realmente.
Usa il feedback come strumento di crescita, non come critica.








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