Mind Unlock – Ritrovare la propria identità
- maurobroccalifecoa
- 2 giorni fa
- Tempo di lettura: 4 min

Nella frenesia quotidiana, tra riunioni, obiettivi e responsabilità, può succedere di perdere il contatto con ciò che siamo davvero.
Non con il ruolo. Con l’identità.
Questo strumento si chiama Mind Unlock. Ti aiuta a rimettere ordine. A fare chiarezza. A tornare al centro.
Il principio è semplice: usare la metafora del corpo umano per raccontare chi sei. Ma attenzione: non è solo introspezione.
È un vero schema per mappare la tua storia, le tue risorse, le tue relazioni e ciò che vuoi lasciare al mondo.
In questo articolo trovi il manuale d’uso completo: puoi usarlo da solo, oppure per accompagnare qualcun altro (collaboratore, cliente, partner) in un viaggio identitario potente e trasformativo.
Come funziona?
Disegna un corpo. Sì, proprio un corpo umano: piedi, gambe, colonna, cuore, polmoni, mani, testa, occhi, bocca.
Ogni parte rappresenta qualcosa di te.
Poi, esploralo.
Usa domande, appunti, dialoghi con un coach, con uno psicologo, o anche con te stesso. L'importante è non saltare nessuna parte. Ogni elemento ha un senso preciso. Vediamoli uno per uno.
1. Piedi – Da dove vieni
I piedi sono la base. Ti hanno portato fin qui. Rappresentano le tue origini, la tua eredità narrativa. Tutto ciò che ti ha formato: esperienze, persone, luoghi, insegnamenti.
Domande guida:
Quali sono le storie della tua famiglia che ti hanno colpito da bambino?
Che tipo di educazione hai ricevuto?
Quali libri, film, viaggi o incontri ti hanno cambiato profondamente?
Quali eventi ti hanno lasciato un segno, anche quelli difficili?
Lavorare sui piedi non è nostalgia. È ricostruzione identitaria. Senza piedi, non cammini.
2. Gambe – Il tuo presente
Le gambe ti sostengono oggi. Sono il terreno su cui ti muovi adesso: il contesto reale.
Domande guida:
Dove vivi? Dove lavori?
Chi frequenti ogni giorno?
Cosa fai di concreto per te stesso, ogni settimana?
Quali spazi nutrono la tua mente, il tuo corpo, le tue relazioni?
Domande scomode:
Ti muovi in un ambiente fertile o arido?
Le tue abitudini quotidiane ti sostengono o ti sabotano?
Le gambe ti dicono se sei stabile o no. È il punto di partenza per ogni cambiamento reale.
3. Colonna vertebrale – Capacità e valori
La colonna ti tiene dritto. È la tua struttura interna: valori e competenze.
Tre livelli da esplorare:
a. Valori
Cosa conta davvero per te?
Quali principi guidano le tue scelte?
b. Competenze
Quali abilità padroneggi?
Quali doti ti riconoscono gli altri?
c. Storia delle competenze
Come le hai sviluppate?
In quali momenti sono state cruciali?
Non fermarti alle etichette: scava nella storia dietro ogni competenza. La colonna racconta come sei diventato chi sei.
4. Cuore – Desideri e sogni
Il cuore è la tua direzione emotiva. Batte verso il futuro. Sono i tuoi desideri dichiarati.
Domande guida:
Cosa sogni per te stesso nei prossimi anni?
Che tipo di persona vuoi diventare?
Che contributo vuoi dare alla tua azienda, alla tua famiglia, alla società?
Cosa vorresti che dicessero di te quando non ci sarai più?
Attenzione: i sogni non sono obiettivi. Sono visioni. Hanno a che fare con senso e identità, non con performance.
5. Mani – Le persone importanti
Le mani stringono, costruiscono, collegano. Sono le relazioni che ti hanno formato.
Domande guida:
Chi ti ha influenzato profondamente?
Quali relazioni ti hanno nutrito?
Chi ti ha aiutato a crescere, anche con uno scontro?
Nessuno vive isolato. Le mani raccontano connessioni. Capire chi ti ha formato ti aiuta a capire chi puoi toccare e influenzare tu.
6. Occhi – I doni ricevuti
Gli occhi hanno visto tutto. Sono i frutti della tua storia: doni immateriali ricevuti.
Esempi:
Insegnamenti importanti
Occasioni che ti hanno cambiato
Atti di fiducia ricevuti
Eredità emotive o morali
Domande guida:
Chi ti ha trasmesso qualcosa che porti ancora con te?
Quale dono hai ricevuto che vuoi riconoscere oggi?
Riconoscere i tuoi doni ti libera dalla falsa idea del “mi sono fatto da solo”. Nessuno lo è.
7. Bocca – I doni che vuoi lasciare
La bocca parla, trasmette, lascia un messaggio. Sono i fiori e i semi: ciò che vuoi donare al mondo.
Domande guida:
Cosa vuoi lasciare dietro di te?
Quali valori vuoi trasmettere?
In che modo vuoi essere ricordato?
Qual è il tuo messaggio?
La bocca rappresenta il senso profondo del tuo percorso. Il tuo impatto.
Come usarlo
Puoi lavorare con Mind Unlock in diversi modi:
🧠 Da solo
Ogni giorno, dedica 10-15 minuti a una parte del corpo. Scrivi. Rifletti. Poi, rileggi tutto alla fine. Ti sorprenderà.
🧭 In azienda
Può diventare uno strumento di team building, leadership coaching o valutazione personale. Aiuta le persone a ritrovare motivazione e direzione.
Mind Unlock non è solo un esercizio creativo.
È un dispositivo narrativo trasformativo.
Serve a ricordarti chi sei, da dove vieni, dove vuoi andare e cosa vuoi lasciare.
Serve a rimettere insieme i pezzi, a dare senso al caos.
In un mondo che ti spinge a correre, ti invita a fermarti.
E a ritrovarti.
Mauro Brocca
Life & Mental Coach, esperto in PNL e ideatore del metodo Mind Unlock
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