Non puoi guidare chi non è guidabile
- maurobroccalifecoa

- 22 ore fa
- Tempo di lettura: 2 min
di Mauro Brocca, Life & Mental Coach esperto in PNL e Ipnosi

Ci sono persone che non puoi guidare.
Non perché non siano intelligenti, ma perché non sono disponibili a farsi guidare.
La domanda vera è: come fai a capirlo prima di sprecare tempo ed energie?
È un tema che affronto spesso con imprenditori e manager.
Quando accompagni un team o un collaboratore, il rischio più grande non è sbagliare metodo, ma accettare l’impegno sbagliato.
Puoi essere il miglior coach del mondo, ma se l’altra persona non è disposta a mettersi in gioco, la crescita non avverrà.
I segnali di chi non è guidabile
Nel tempo ho imparato a riconoscerli. Te li riassumo in quattro punti chiari.
1. Non pensa di avere un problema
È la classica persona convinta che tutto vada bene.
Magari ottiene risultati, ma non vede alcun motivo per cambiare.
E se non c’è desiderio di cambiare, non c’è spazio per la crescita.
È come provare a insegnare a nuotare a chi è convinto di essere già un pesce.
2. Segue la strategia sbagliata
Alcuni vanno spediti nella direzione sbagliata.
Puoi aiutarli a correre più veloce, ma sempre verso il punto sbagliato.
Guidare un errore non lo trasforma in un successo.
3. Sono nel lavoro sbagliato
A volte le persone non sono nel posto giusto.
Puoi chiedere loro:
“Se l’azienda chiudesse domani, ti sentiresti sollevato o dispiaciuto? ”Se rispondono sollevato, hai la risposta. Non puoi rendere felice chi, dentro, sa di essere altrove.
4. Pensano che il problema siano gli altri
Questo è il segnale più chiaro.
Chi scarica la responsabilità all’esterno non è pronto per crescere.
E finché punta il dito, non guarda mai dentro di sé.
In questi casi il mio consiglio è semplice: lascia andare.
Non puoi far evolvere chi non vuole farlo.
Il manuale d’uso
Quando lavori con le persone – che tu sia coach, imprenditore o leader – ricorda queste regole pratiche:
Accompagna solo chi vuole essere accompagnato.
Non difendere cause perse.
Non forzare il cambiamento.
Concentra energia su chi dimostra apertura.
Guidare non significa convincere. Significa aiutare chi sceglie di cambiare.
In sintesi
Un buon coach, come un buon leader, sa quando è il momento di insistere e quando è il momento di dire “basta così”. Perché non tutto può essere trasformato, ma tutto può essere compreso.
Manuale d’uso: Prima di investire tempo nella crescita di qualcuno, chiediti:
Questa persona riconosce il problema?
Ha la giusta motivazione?
È nel contesto giusto?
Si assume responsabilità o la evita?
Se la risposta è “no” anche solo a una di queste, fermati. Non è ancora il momento per lei.
Se guidi un team o vuoi migliorare la tua capacità di leggere le persone con cui lavori, contattami. Vedremo insieme come applicare le neuroscienze e la PNL per riconoscere chi è davvero pronto a crescere — e come creare un contesto dove il cambiamento diventa naturale.








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