Famiglie ricostituite: perché più provi a mediare, più il conflitto peggiora
- maurobroccalifecoa
- 11 minuti fa
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Nelle famiglie ricostituite il problema non è il patrigno, non è la madre, non sono i figli.
Il problema è lo stato del sistema nervoso di chi vive dentro quel conflitto.
Quando una figlia, un figlio o un adulto entra in una famiglia ricostituita, il corpo reagisce prima della mente.
E se il corpo è in allerta, ogni parola diventa uno scontro.
L’errore più comune: la mediazione
Mediare sembra maturo. In realtà è l’errore più grande.
Quando chiedi a un figlio di “capire”, quando chiedi a un genitore di “mediare”, quando provi a “far parlare le parti”… stai attivando triangolazioni.
E una triangolazione non si risolve parlando. Si scioglie regolando il sistema nervoso.
Il vero meccanismo del conflitto nelle famiglie ricostituite
In una famiglia ricostituita accadono sempre tre cose:
Il corpo entra in modalità difesa
Le figure diventano minacce simboliche
Si crea uno schieramento automatico
Non è cattiveria. È neurofisiologia.
Ecco perché:
più spieghi, più peggiora
più chiedi calma, più aumenta la rabbia
più cerchi equilibrio, più nascono alleanze invisibili
Il principio chiave che cambia tutto
Nel mio lavoro utilizzo un principio semplice e potente:
Ogni figura esterna viene trattata come elemento neutro. Non come problema da risolvere.
Non lavoro mai con:
mediazione
confronto diretto
lavoro sistemico classico
Lavoro solo sul sistema nervoso del cliente.
Quando lo stato interno cambia, la relazione si riorganizza da sola.
Cosa succede quando il sistema nervoso si calma
Succedono cose molto concrete:
cala l’impulso allo scontro
sparisce il bisogno di difendere la madre
si spegne la competizione con il patrigno
il corpo non entra più in allerta
E soprattutto: crollano le triangolazioni
Senza forzare nulla. Senza spiegazioni infinite. Senza “dover accettare”.
Funziona anche con figli maschi, adolescenti e imprenditori?
Sì. Ma con linguaggi diversi, non con metodi diversi.
Con i figli maschi lavoro su spazio, confini, rispetto interno
Con gli adolescenti alleggerisco il carico: “non è un tuo compito”
Con imprenditori e CEO separo famiglia e performance
Il meccanismo è lo stesso: regolare prima il corpo, poi la mente segue.
Quando è il momento giusto per chiedere aiuto
Se ti riconosci in una di queste situazioni:
vivi tensione ogni volta che rientri a casa
senti rabbia che non sai spiegare
eviti il confronto ma poi esplodi
ti senti in mezzo a dinamiche più grandi di te
allora non è un problema relazionale. È un problema di stato interno.
Ed è risolvibile.
Come lavoro
Utilizzo un approccio che integra:
regolazione del sistema nervoso
PNL avanzata
ipnosi a mente vigile
protocollo Mind Unlock®
Nessuna analisi infinita. Nessuna etichetta. Nessun “devi capire”.
Solo riequilibrio interno e conseguenze esterne naturali.
Vuoi capire se è adatto anche al tuo caso?
Se vivi una situazione familiare complessa e vuoi pace, lucidità e stabilità, puoi contattarmi in modo riservato.
Ti dirò se e come posso aiutarti. Senza impegno. Senza percorsi standard.








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