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Il Peso dell'Autocrazia: Riflessioni su uno Stile Educativo Autoritario




Lo stile educativo che scegliamo può lasciare un'impronta indelebile sul carattere delle persone che ci circondano, soprattutto nei giovani. Uno degli approcci più incisivi, sebbene spesso involontario, è lo stile autoritario.

Per una parte della mia vita, mi sono trovato a sperimentare, anche solo parzialmente, questa modalità di gestione, caratterizzata dalla severità e dall'autocrazia. Iniziamo col dire che questo stile è forse il più facile da adottare, apparentemente spontaneo e, in molti casi, risulta essere una sorta di recitazione di un ruolo.

Nel contesto autoritario, le regole sono stabilite senza spiegazioni, non si accettano altre opinioni, e si preferisce imporre regole rigide rispondendo con un semplice "no", accompagnato da pesanti punizioni. L'utilizzo di coercizioni e punizioni è considerato il mezzo sicuro per mantenere disciplina e controllo. Il mantra sembra essere "credere, obbedire, combattere".

Chiunque osi disobbedire viene etichettato come colui che attenterebbe all'autorità. I figli e coloro che ci sono vicini devono obbedire senza fare obiezioni, e si fa spesso ricorso a senso di colpa e vergogna come strumenti persuasivi.

In un contesto familiare o di gruppo, può emergere la variante del "buono e cattivo" padre, con un genitore autoritario e l'altro permissivo. Come pensate che un bambino o un adulto possa reagire a lungo termine in relazione a figure che adottano questa variante?

Lascio a voi il compito di riflettere su come un individuo possa sviluppare la sua personalità e la sua visione del mondo in un contesto autoritario, dove la rigidezza e il controllo spesso prevalgono.

Mauro Brocca Life & Mental Coach

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